La necessità di sorvegliare degli ambienti anche in condizioni di bassa o nulla illuminazione ha portato sul mercato parecchi modelli di telecamere di videosorveglianza ad infrarossi, che sono in grado di registrare immagini ad alta definizione anche con costi contenuti e di facile installazione.
Telecamere IP o wireless con sensori ad infrarossi, sono divenuti negli ultimi anni lo standard dei kit di videosorveglianza, anche per una questione di costi. Telecamere non ad infrarossi richiedono, infatti, di mantenere la zona da sorvegliare con una illuminazione constante, e questo ha una influenza rilevante sui costi ed anche una possibile falla di sicurezza. Per esempio un black out provocato potrebbe rendere inutili le riprese raccolte.
I circuiti di riprese di sorveglianza assolvono due funzioni: la prima è quella di raccogliere prove di un accesso, voluto o non, mentre la seconda, più sottile consiste nel dissuadere comportamenti non consoni per il semplice fatto di essere ripresi. Quindi anche se le telecamere sono posizionate in modo da non essere visibili la loro presenza deve essere segnalata con cartelli ben visibili che segnalano che l’area è sottoposta a riprese, chi ne è il responsabile e come fare per contattarlo.
I sistemi di sorveglianza, a prescindere dal tipo di telecamere che utilizzino, devono essere installati dopo un certo studio della situazione e delle modalità di utilizzo. Siccome si tratta di fatto di sistemi di sicurezza, devono essere tenute conto delle strategie importanti per mantenere il sistema in efficienza anche in caso di guasti fortuiti o provocati.
E lo stesso vale per le immagini registrate, sul loro metodo di immagazzinamento e di distruzione, i criteri dei quali vengono definiti dalla legge sulla privacy e spesso sono incorporati nelle unità di controllo dei sistemi. Altra attenzione dovrebbe essere posta al controllo di accesso delle immagini salvate. Bisogna sapere se deve essere creata una connessione con l’esterno per permetterne l’accesso remoto. Un’altra caratteristica è la gestione delle immagini, molti sistemi di controllo ottimizzano questa fase, riuscendo a registrare solo quando avvengono dei cambiamenti nel campo visivo. In questo modo le immagini registrate vengono ottimizzate rendendo più efficienti i supporti di memoria ed abbassandone i costi.
E’ ovvio che l’installazione di telecamere di videosorveglianza a infrarossi vanno progettate e preparate, per capire quali sono i posizionamenti più efficaci, per coprire più spazio possibile e per non lasciare angoli ciechi che potrebbero permettere a malintenzionati di trarne vantaggio. Per risparmiare lavori e problemi di altro genere, sarebbe comunque il caso di consultare almeno un elettricista, sarebbe eccellente quello che ha costruito l’impianto del posto da monitorare. Questo permette di valutare le strutture esistenti (canalizzazioni per i cavi, sostegni per sostenere gli apparati) ed evitare di doverne costruire di nuove apposta.
Un impianto di telecamere di videosorveglianza ad infrarossi deve essere pensato anche con la prospettiva del futuro, bisogna chiedersi se in futuro questo debba essere ampliato o riconfigurato, quindi è meglio sovradimensionare piuttosto che cercare di rimanere corti. Bisogna considerare la tecnologia, scegliendo dei sistemi aperti e standard, potrete sempre trovare componenti in grado di seguire la vostra storia di sostituzioni e miglioramenti, che capiteranno durante la normale vita di questo utile strumento di sicurezza.