Tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta gli impianti di videosorveglianza erano appannaggio quasi esclusivo di strutture come banche, musei ed edifici pubblici; i privati che installavano impianti di videosorveglianza nei propri uffici o nelle abitazioni private erano persone dotate di ingenti mezzi economici, poiché c’era bisogno di sborsare cifre altissime non solo per acquistare le singole componenti hardware, ma anche per installarle in maniera corretta.
Con l’avanzare della tecnologia, che negli ultimi anni ha fatto passi da gigante, oggi è possibile fare tutto da sé acquistando dei kit di videosorveglianza completi di tutti gli elementi hardware necessari. Al loro interno, questi kit contengono tutte le istruzioni per poter essere installati senza l’aiuto di personale specializzato.
I nuovissimi kit di videosorveglianza sono al tempo stesso sicuri, semplici ma anche notevolmente più sofisticati rispetto al passato. Quelli più diffusi, poiché più pratici e sicuri, sono senza dubbio i kit di videosorveglianza con registrazione: questi kit, infatti, oltre a filmare in tempo reale tutto quello che succede all’interno o all’esterno dell’edificio sorvegliato, grazie a un videoregistratore (DVR, ossia Digital Video Recorder) registrano le immagini rendendole disponibili per una visione successiva.
I kit di videosorveglianza con registrazione si caratterizzano perché le canaline sono predisposte per contenere le connessioni tra le telecamere (il cui numero varia molto a seconda delle esigenze) e la zona dell’edificio in cui viene sistemato il DVR. Oltre alle telecamere, che possono essere di tipologie diverse, all’interno del kit di videosorveglianza con opzione di registrazione si trovano le staffe di supporto per le telecamere, i cavi che collegano le telecamere e il DVR, e ovviamente lo stesso DVR, che è dotato di ingressi per le telecamere, nonché di uscite per collegarsi a uno o più monitor.
Spesso il videoregistratore è dotato anche di un’uscita per la connessione alla rete internet attraverso un modem o un router, che tuttavia non sono compresi nei kit di videosorveglianza.
La videosorveglianza, infatti, è sempre più legata alla rete LAN, WAN o Internet: questo perché grazie alla rete è possibile monitorare la situazione anche quando ci si trova lontani dall’edificio videosorvegliato. Un messaggio o una mail avvisano quando le telecamere rivelano movimenti anomali o effrazioni, e sempre attraverso la connessione è possibile visionare le riprese in tempo reale, constatando se si tratta di un falso allarme o di un allarme reale.
Poiché è impossibile monitorare un edificio 24 ore su 24 (a meno di disporre di personale specifico, che tuttavia dovrebbe lavorare su turni), la maggior parte dei kit di videosorveglianza offrono la funzione di registrazione: questa è fondamentale per indagare su effrazioni o eventi dolosi e individuarne i responsabili.
Il DVR è anche quello che supporta il software che gestisce interamente il sistema; i comandi vengono impartiti al DVR attraverso un telecomando o un mouse. I filmati registrati vengono conservati per un massimo di alcuni mesi su un hard disk esterno collegato al DVR; anche quest’ultimo generalmente non è compreso nei kit di videosorveglianza con registrazione.
Il programma che gira sul DVR e che gestisce il sistema è dotato di sensori (motion detection) che rilevano eventuali movimenti e sono in grado di attivare la registrazione solo in questi casi: in questo modo i kit di videosorveglianza con registrazione consentono al sistema di non registrare 24 h su 24 ma solo quando realmente necessario.