Le telecamere per la videosorveglianza ormai sono diventate di uso comune: vengono usate non soltanto in ambito professionale e industriale, ma anche in ambito domestico e privato. Quando si parla di videosorveglianza, è implicito che essa avvenga anche in condizioni non ottimali, soprattutto per ciò che riguarda la luminosità: talvolta, infatti, è necessario che le riprese degli ambienti avvengano al buio, di notte.
Le riprese notturne devono servirsi di telecamere specifiche che non necessitano né di luce naturale, né di luce artificiale: per questo motivo è importante scegliere il modello giusto, le cui prestazioni si adattano alle nostre esigenze specifiche, sia che le riprese avvengano in ambienti interni poco illuminati, sia che avvengano in esterno, di notte.
Ovviamente le telecamere non devono limitarsi a riprendere: è fondamentale che la qualità delle immagini sia quanto meno accettabile, nitida, poiché gli oggetti e i soggetti che vengono ripresi – eventuali intrusi o semplici vandali – devono essere riconoscibili. Se così non fosse, le riprese sarebbero quasi del tutto inutili.
Fortunatamente, grazie alla moderna tecnologia è possibile effettuare riprese di buona qualità anche ove la luce sia scarsa oppure completamente assente. Esistono sia telecamere digitali, sia telecamere analogiche professionali in grado di riprendere in assenza di luce: le telecamere IP, per esempio, chiamate anche telecamere di rete, possiedono funzioni specifiche per questa tipologia di riprese.Anche le telecamere PTZ e DOME possono essere dotate sia di software integrativi, sia di componenti hardware in grado di aggiungere la funzione ripresa notturna o in condizioni di luminosità molto scarsa.
Ma in cosa consiste esattamente la funzione per riprese notturne?
Le telecamere di videosorveglianza a colori svolgono normalmente la loro funzione di giorno, in condizioni di illuminazione ottimale; tuttavia, nel momento stesso in cui la l’illuminazione va scemando o la luce naturale del sole diventa sempre più sbiadita fino al tramonto e alla notte, le telecamere abilitate alla ripresa notturna sono in grado di attivare in maniera automatica la modalità notturna, generando grazie a essa immagini in bianco e nero che si servono della luce a infrarossi (IR).
È proprio la tecnologia a infrarossi che consente alle telecamere di effettuare riprese notturne: come dice lo stesso nome, essa si fonda sullo sfruttamento della luce IR, un tipo di luce non percepibile dall’occhio umano poiché ha una lunghezza d’onda esterna al nostro campo visivo. Tuttavia, anche se non è percepibile dall’uomo, questa luce esiste anche in condizioni di buio (per il nostro occhio) e può essere percepita dalle telecamere grazie a dei sensori di immagine installati al loro interno.
Questi sensori possiedono un’elevata sensibilità alla luce che tuttavia va disattivata durante il giorno, quando c’è il sole, poiché le immagini risulterebbero offuscate e non riconoscibili; in condizioni di luminosità sufficiente, dunque, la telecamera è programmata per attivare uno specifico filtro IR che applicato ai sensori consente loro di eliminare la luce infrarossa.
Questo filtro viene rimosso in maniera automatica quando di notte e in tutte le condizioni di luminosità scarsa o insufficiente: ciò consente alle telecamere di effettuare riprese notturne nitide e chiare sfruttando la luce IR. Attualmente quasi tutte le telecamere destinate a far parte di sistemi di videosorveglianza sono abilitate alle riprese notturne.