L’allestimento di sistemi di videosorveglianza richiede spesso opere di muratura per le tracce nelle quali devono passare i cavi di collegamento tra le telecamere e l’unità centrale, tipicamente costituita essenzialmente da un sistema con Digital Video Recorder per videosorveglianza. I collegamenti tra telecamere e unità centrale sono 2: quello per il segnale video e quello per l’alimentazione della telecamera. E’ anche possibile realizzare i collegamenti all’esterno del muro, ma l’estetica, la durata e la sicurezza non sono certamente all’altezza della prima soluzione.
Un aiuto può venire dalle telecamere Wi-Fi, che trasmettono il segnale video via radio. In questo modo almeno il cavo video può essere eliminato. Per eliminare anche quello dell’alimentazione sono indispensabili le telecamere videosorveglianza a batteria. In questo modo è possibile piazzare le telecamere in qualunque punto della zona da sorvegliare purché la distanza dal ricevitore Wi-Fi sia sufficientemente limitata, ma, normalmente, distanze tra i 100 e i 200 metri sono più che sufficienti.
Oggi come oggi, l’uso di telecamere videosorveglianza a batteria è estremamente utile per allestire in breve tempo un sistema di controllo di eventi temporanei, dove l’operatività della telecamera è limitata a poche ore, e dove non è richiesta una particolare qualità delle immagini. Infatti, per avere sufficiente autonomia della batteria (che sia essa ricaricabile o no) i consumi che deve avere la telecamera devono essere minimizzati, per cui non potranno essere sofisticate “dome” o oggetti dotati di risoluzioni elevatissime, caratteristiche che, peraltro, nelle situazioni dove queste telecamere sono quasi indispensabili, generalmente, non sono molto importanti.
Ci sono comunque accorgimenti già oggi e, in previsione, futuri che possono allungare anche di molto l’autonomia delle telecamere videosorveglianza a batteria. Innanzitutto, una maggiore durata si può ottenere se queste telecamere sono dotate di un sistema Wi-Fi bidirezionale, sono cioè in grado di ricevere comandi dall’unità centrale. In particolare, potendo accendere le telecamere solo nei momenti in cui è indispensabile la sua funzione, e spegnendo la maggior parte delle funzioni quando le riprese non sono necessarie (stand-by), è possibile allungare anche di molto il tempo tra un cambio di batterie e l’altro.
Poi, è certo che i progressi in questo campo sono notevoli, per cui sistemi sempre più efficienti e batterie a lunga durata saranno possibili in un futuro non molto lontano. Già oggi è comunque possibile pensare di aumentare notevolmente l’autonomia tramite un sistema di ricarica della batteria fatta con pannelli fotovoltaici, per cui di giorno il sistema si alimenta attraverso il pannello, ricaricando nel contempo la batteria, e di notte si sfrutta la ricarica effettuata durante il giorno, magari attivando la telecamera solo a comando, quando serve.
Molto promettenti sono poi i primi sistemi di ricarica della batteria wireless. In questo caso basterà piazzare in un punto topico della zona da sorvegliare un dispositivo in grado di irradiare un segnale che ha la potenza necessaria alla ricarica di più telecamere videosorveglianza a batteria. Sicuramente, se questa soluzione sarà sufficientemente economica e, come sembra, non nociva per l’uomo, sarà una svolta nella progettazione dei sistemi di videosorveglianza, soprattutto economici.
Un’altra applicazione delle telecamere videosorveglianza a batteria, alle quali però in questo caso deve arrivare anche l’alimentazione dalla rete-luce, è la funzione di back-up, cioè la possibilità di poter funzionare per qualche ora anche quando l’alimentazione principale, per vari motivi, smette di essere disponibile, grazie alla batteria tampone.