Famiglie, condomini, esercizi commerciali, imprese, enti pubblici: per tutti questi utenti diversi la sicurezza è ormai diventata un’esigenza non più trascurabile.
In tal senso, la videosorveglianza può rappresentare un’ottima soluzione per tutti: è un sistema efficace, flessibile e, soprattutto, rappresenta sia un valido deterrente per chi ha cattive intenzioni che un utile ausilio per l’eventuale attività investigativa post-reato. In questo breve vademecum ci dedicheremo ai diversi tipi di videosorveglianza, indicando per ognuno punti di forza e principali debolezze.
Partiamo dal tradizionale impianto via cavo: senza paura di smentite si può dire che questa è la strada tradizionale della videosorveglianza: piuttosto economica quanto affidabile, è ancora lontana dal sembrare superata. Riesce infatti ancora a garantire una qualità elevata a fronte di un prezzo piuttosto contenuto. Unica pecca la poca praticità, soprattutto in fase di istallazione.
Proseguiamo parlando degli impianti wi-fi: spesso i venditori propongono telecamere con portate incredibili, con un massimo di oltre 100 metri (talvolta qualcuno arriva a parlare di chilometri). Ebbene, a meno che non si viva nel deserto o in mezzo al mare, queste portate sono puramente teoriche. Infatti in città ci sono numerose interferenze (a partire dalle pareti) che limitano la portata delle telecamere a qualche decina di metri. Le telecamere wireless funzionano solitamente a quattro canali, e sono dunque ideali per piccole imprese, negozi o piccole abitazioni. Attenzione, però, perché il segnale wi-fi può causare dei problemi: anzitutto potrebbero esserci interferenze con la propria connessione internet, perché il segnale wireless potrebbe intercettare quello delle reti di computer.
Spesso il kit di videosorveglianza contiene un monitor (solitamente LCD) per la visualizzazione delle immagini catturate, ma non sempre un registratore per salvare le registrazioni effettuate. In alcuni casi quest’ultimo andrà acquistato a parte. Inoltre alcuni impianti venduti a prezzo stracciato si rivelano spesso essere poco più che giocattoli e diventano assolutamente non adatti allo scopo.
Parliamo ora degli impianti wireless con tecnologia IP, certamente più moderni e funzionali, ma anche per questo più costosi. Le telecamere in questo caso sono collegate all’impianto grazie ad una tecnologia LAN. I vantaggi sono numerosi: normalmente possono essere collegate fino a sedici telecamere (omologate tra di loro) e le interferenze saranno solo un brutto ricordo: le telecamere usano la stessa tecnologia dei computer, ma con un diverso indirizzo IP, e sono criptate, per cui le interferenze sono davvero molto rare. Questo tipo di impianto riesce a garantire un’alta qualità di immagini, che vengono poi visualizzate attraverso un browser. La pecca in questo caso sta nel costo, davvero non indifferente: molto spesso supera le svariate migliaia di euro.
Tra le caratteristiche degli impianti comuni alle tre tipologie elencate citiamo:
- la mobilità: consigliamo di prendere una decisione netta: o si sceglie un impianto con molti canali (almeno otto) con telecamere fisse oppure i canali possono anche essere in numero inferiore, purché si tratti di telecamere varifocali (mobili o a cupola). Naturalmente, anche questo aspetto è dettato dalle effettive esigenze del cliente.
- lo schermo: conviene sceglierne uno di buona qualità, altrimenti si rischierebbe di vanificare un’eventuale buona risoluzione della videocamera. Perciò, se il budget lo consente, è preferibile uno schermo LCD (naturalmente a colori).
- La tecnologia ad infrarossi: sono un elemento essenziale per la visione notturna, ed è vivamente consigliata.